Eravamo davvero tanti questa mattina in Sala Alessi , per il convegno “Decidere con lo sguardo al futuro”, a parlare dei pericoli insiti nel progetto di riforma in discussione al Senato, che potrebbe portare all’abolizione dei Tribunali per i Minorenni.
Mentre ascoltavo gli interventi, pensavo ai tanti ragazzi che ho conosciuto nel mio lavoro di educatore, agli operatori del sistema della giustizia minorile (assistenti sociali, giudici, avvocati, responsabili di comunità, psicologi) con cui ho condiviso il progetto di portare un ragazzo al di fuori di un destino segnato. Molti di loro erano in sala. Tutte persone il cui lavoro ha un livello di coinvolgimento e di impatto umano e sociale che va ben al di là di una normale prestazione professionale. La loro attività è paragonabile a quella di un medico, come hanno osservato alcuni relatori. Sì è affinata negli anni, si è concentrata su uno specifico il cui obiettivo è solo il bene delle persone loro affidate. Si parla di bambini, di ragazzi, di genitori, di famiglie. Si parla delle comunità in cui vivono, il cui benessere dipende dal benessere e dall’equilibrio che gli operatori della giustizia minorile sapranno riportare nella vita di quei ragazzi e di quelle famiglie. È uno specifico di competenze e di sensibilità che rischia di essere vanificato dalla riforma in discussione. L’analisi degli aspetti tecnici e giuridici fatta dai relatori, molto approfondita e pregnante, è arrivata subito a questo nocciolo di criticità. Il timore, molto fondato, stando anche a quanto avvenuto in altri Paesi che hanno fatto un passo simile, di compromettere competenze, procedure, funzioni che hanno creato in Italia un modello giuridico di eccellenza, preso ad esempio a livello internazionale. La parola futuro, che risuonava anche nel titolo del convegno, è quella che sintetizza la responsabilità degli adulti nei confronti dei minori. Con i ragazzi ancora tutto è possibile. Le famiglie, gli adulti in difficoltà e i bambini che da loro dipendono, potranno solo avere meno garanzie se l’attuale sistema venisse meno. Saranno loro a scontare gli errori di questa riforma. Era questa la preoccupazione che si leggeva nei volti di chi ha presenziato al convegno, ed è la motivazione profonda di questo dibattito, che ci auguriamo possa estendersi a tutti i livelli della società e che la politica sappia ascoltare.

Lanci di agenzia:

Giustizia:Bichi,riforma minorile passa sopra teste operatori Presidente Tribunale Milano,'si crea mega struttura ingestibile' (ANSA) - Milano, 6 MAR - Quella della giustizia minorile "e' una riforma che passa sopra le teste degli operatori e in cui non vengono garantiti mezzi, di personale e logistici, per supportarla". Lo ha spiegato il presidente del Tribunale di Milano, Roberto Bichi, parlando del disegno di legge che prevede anche l'abolizione del tribunale dei minorenni che approdera' al Senato nei prossimi giorni. Gli operatori della giustizia minorile si sono confrontati a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, nel corso di un convegno organizzato dalla presidenza del Consiglio comunale. Secondo Bichi, la riforma comporterebbe poi l'esistenza di "una mega struttura ingestibile in cui verrebbe scaricato un impegno di tipo organizzativo" sul tribunale ordinario "che non saremo in grado di gestire. Infatti c'e' un forte allarme a livello di struttura e organizzazione per questa riforma". Con la riforma infatti i tribunali dei minorisaranno inseriti in quelli ordinari, diventando una specializzazione dedicata a questi temi. "E' una riforma dettata dal pregiudizio - ha concluso Bichi - e dall'ostilita' del concetto stesso di tribunale dei minori che pero' e' realta' comune a molti Paesi". Con la riforma che trasformerebbe la giustizia dei minori in una sezione specializzata "si verrebbe a perdere l'autonomia gestionale - ha aggiunto il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Milano e Presidente sezione distrettuale "Associazione Nazionale Magistrati" di Milano, Ciro Cascone -. La perdita di autonomia provocherebbe un abbassamento del livello di servizio. Inoltre l'esistenza stessa di un tribunale per i minori da' il senso di una vicinanza e una tutela che si disperderebbe in un tribunale ordinario". Infine secondo il presidente emerito della Corte costituzionale, Valerio Onida, "ci sono settori in cui c'e' una forte esigenza di specializzazione normativa - ha concluso - e il processo minorile non puo' essere regolato dalle norme del processo ordinario". (ANSA). Y59-EM 06-MAR-17 13:38 NNNN

LOMBARDIA. TRIBUNALE MILANO, ASSURDO ABOLIRE QUELLO DEI MINORI

LOMBARDIA. TRIBUNALE MILANO, ASSURDO ABOLIRE QUELLO DEI MINORI BICHI: "RIFORMA DECISA SENZA CONSULTARCI"; L'APPELLO A FERMARLA. (DIRE) MILANO, 6 mar. - Abolire i tribunali per i minorenni e' "letteralmente un assurdo". Pur con toni pacati, il presidente del Tribunale di MILANO, Roberto Bichi, non e' tenero con la riforma della giustizia minorile, in discussione al Senato. Una riforma che prevede la creazione di una sezione speciale all'interno dei tribunali ordinari, eliminando l'attuale sistema in cui il Tribunale per i minorenni e' autonomo, con sue strutture, risorse e personale. Roberto Bichi e' il magistrato che, se la riforma verra' approvata, dovra' organizzare la creazione della sezione in una sede giudiziaria importante come quella di MILANO. "È una riforma che e' passata sulla nostra testa, senza essere stati consultati. E non ci vengono forniti i mezzi per realizzarla", afferma Bichi nel suo intervento al convegno, "Decidere con lo sguardo al futuro- Quale giustizia per i Minorenni e le relazioni familiari?", promosso dalla presidenza del Consiglio comunale di MILANO in collaborazione con Cnca, Cnoas e Camera minorile di MILANO. "Le esigenze per i MINORI di avere di fronte giudici e personale preparato in un luogo adatto non e' certo venuta meno. Non si capisce quindi quale sia il bonus di questa riforma". Dalla grande sala Alessi, gremita di giudici, avvocati, operatori del terzo settore, viene lanciato questo messaggio: il Senato si fermi, non approvi la riforma. L'abolizione dei tribunali per i MINORI rischia di danneggiare gli stessi MINORI e di chiudere un'istituzione che altri Paesi in Europa ci invidiano e che stanno copiando. (SEGUE) (Rer/ Dire) 13:55 06-03-17 NNNN

LOMBARDIA. TRIBUNALE MILANO, ASSURDO ABOLIRE QUELLO DEI MINORI -2-

LOMBARDIA. TRIBUNALE MILANO, ASSURDO ABOLIRE QUELLO DEI MINORI -2- (DIRE) Bologna, 6 mar. - "Si tratta di temi sui quali nelle prossime ore il Senato sara' chiamato a prendere importanti decisioni- commenta Lamberto Bertole', Presidente del Consiglio comunale di MILANO-. Per questo riteniamo fondamentale contribuire con un confronto tra le migliori competenze ed esperienze, perche' si decida bene e senza compromettere un sistema di cui tutto i Paese e' orgoglioso". Nei mesi scorsi una petizione on line ha raccolto oltre 23mila firme, che sono state inviate ai senatori. In questi giorni un'analoga petizione e' stata sottoscritta da oltre 300 tra giuristi, avvocati, giudici, politici e operatori del terzo settore. "Il Senato deve rivedere il disegno di legge, la riforma non puo' passare cosi' com'e' stata concepita finora", conclude Lamberto Bertole'. (Dires - Redattore Sociale) (Rer/ Dire) 13:55 06-03-17 NNNN

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I documenti del convegno

DECIDERE CON LO SGUARDO AL FUTURO
Quale Giustizia per i Minorenni e le relazioni familiari?
Lunedì 6 marzo 2017
Palazzo Marino, Sala Alessi, Piazza della Scala 2 - Milano

Video - Parte prima

Minuto

Apertura Lamberto Bertolé, Presidente Consiglio Comunale di Milano

5.54        Roberto Bichi, Presidente del Tribunale di Milano

19.08      Filomena Albano, Garante Nazionale Infanzia e Adolescenza (intervento letto da Liviana Marelli, Rappresentante del Coordinamento Comunità di Accoglienza)

23.22      Associazione Agevolando: Le richieste dei Giovani cresciuti fuori famiglia

28.30      Bianca La Monica, Già Presidente Sezione delle Persone, dei Minori, Famiglia Corte di Appello di Milano

43.24      Joseph Moyersoen, Presidente della sezione europea dell’AIMJF – Associazione internazionale dei magistrati i minorenni e per la famiglia

55.28      Luca Villa, Magistrato del TM di Milano

1.13.10   Ciro Cascone, Procuratore della Repubblica presso il TM di Milano e Presidente Sezione distrettuale “Associazione Nazionale Magistrati” di Milano

1.27.20   Grazia Cesaro, Presidente della Camera Minorile di Milano

1.45.10    Susanna Galli, Segretario Generale AIMMF – Associazione Italiana dei Magistrati i Minorenni e per la Famiglia

1.57.30    Maria Carla Gatto, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Brescia 

 

Parte seconda

Minuto

4.20       Annunziata Bartolomei,Vice - Presidente CNOAS Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali

19.00    Cristina Maggia, Vice Presidente AIMMF Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia

38.45    Armando Spataro, ex magistrato e procuratore della Repubblica (intervento letto da Laura De Rui, avvocato, Camera Minorile Milano)

42.30    Paolo Tartaglione, Referente “Infanzia, Adolescenza e Famiglie” del CNCA Lombardia

1.02.20 Valerio Onida, Giurista, già Presidente della Corte Costituzionale

1.26.05 Anna Maria Caruso, Garante Infanzia e Adolescenza di Milano

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Le fotografie

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Un mio intervento, realizzato nel corso di una puntata della trasmissione Memos di Radio Popolare dedicata alla questione, si può ascoltare qui.