Nel giorno della commemorazione dei defunti la città ha celebrato quattordici personalità che hanno reso grande Milano attraverso la tradizionale iscrizione al Famedio. Questo il mio discorso:

Signor Sindaco, Autorità presenti, care cittadine e cari cittadini milanesi,

è una profonda emozione per me oggi essere qui al Famedio a onorare, in nome della nostra comunità, donne e uomini che hanno fatto più giusta, più bella e più grande questa città. Cittadini nati a Milano - o che a Milano hanno scelto di vivere e lavorare - che con il loro lavoro e il loro ingegno hanno contribuito in modo determinante alla crescita e al progresso della nostra collettività e delle sue istituzioni.

I loro nomi e le loro vicende personali sono parte preziosa e indimenticabile della storia e della vita di Milano: ognuno di loro ha saputo eccellere negli studi, nell’arte, nella professione, nella dedizione al prossimo, interagendo in molteplici aspetti della vita cittadina, arricchendola in modo significativo e originale, con un contributo unico e insostituibile.

Il loro esempio e la loro eredità dimostrano come sia possibile realizzare le proprie aspirazioni, liberare il proprio talento, creare qualcosa di inedito e personale, contribuendo al contempo in modo decisivo al bene comune.

Voglio soffermarmi brevemente su ciascuno di loro:

Ricordo anzitutto la figura del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011, un uomo che ha saputo interpretare al meglio i valori ambrosiani di solidarietà e accoglienza; un uomo animato da una fede profonda che ha fatto del proprio impegno per il dialogo e la tolleranza un esempio per tutti, credenti e non credenti.

Insieme a lui ricordiamo oggi altre figure che hanno dedicato la vita al prossimo: Nella Bolchini Bompani, fondatrice di numerose realtà di assistenza ai più bisognosi e Giovanna Cavazzoni, fondatrice di Vidas e promotrice di iniziative a sostegno delle realtà di assistenza e cura di Milano. Entrambe hanno dedicato la vita ai più deboli e, spesso, ai più sofferenti, e lavorato concretamente per la promozione e la diffusione del volontariato nella nostra città.

Nel Famedio da oggi sono iscritti inoltre i nomi di uomini che si sono distinti per il loro contributo allo sviluppo della città: Claudio De Albertis Presidente di Assimpredil – ANCE e della Triennale, un vero punto di riferimento per la Milano dell’impresa, ma anche della cultura e delle Istituzioni; Bernardo Caprotti, il fondatore di Esselunga, un imprenditore che, innovando e anticipando tempi e tendenze della grande distribuzione,  ha saputo esprimere al meglio i valori della laboriosità e dello spirito d’impresa milanese.

Una caratteristica significativa di questa città è l’amore per il bello, per la ricerca e l’espressione artistica in tutte le sue forme. Interprete di questo spirito creativo è stato sicuramente il maestro della scultura giapponese Kengiro Azuma, milanese d’adozione, che con la sua scultura ha saputo fondere l’arte contemporanea europea con la filosofia e la spiritualità giapponesi. Ricordiamo poi lo scultore e orafo di straordinario talento Silvio Gazzaniga, che ha legato il suo nome alla Coppa del Mondo FIFA, il simbolo universale del gioco del calcio e che si è distinto per originalità, ispirazione e ingegno.

Figure di rilievo di un’arte oggi giustamente affiancata alle maggiori, quella del fumetto, sono Lina Buffolente fumettista di eccezionale talento che ha disegnato personaggi indimenticabili per i maggiori editori italiani ed europei incantando generazioni di ragazzi e ragazze e di adulti e Osvaldo Cavandoli uno dei più originali animatori e fumettisti italiani, il creatore de “la Linea”, un’opera ammirata a livello internazionale e considerata un modello di stile e creatività.

Celebriamo oggi anche la Milano della musica con Nanni Svampa, un artista versatile e poliedrico che è stato uno tra i più importanti cultori e interpreti della tradizione popolare lombarda e della canzone milanese che ha sempre interpretato in chiave originale innovativa. Insieme a lui Luigi Pestalozza che è stato uno dei più importanti studiosi e promotori della musica del Novecento: lo ricordiamo anche come combattente per la Resistenza nelle fila di Giustizia e Libertà e dirigente dell’Anpi di Milano.

Un nome noto per la vastissima cultura musicale e cinematografica, oltre che per lo stile raffinato e brillante è quello di Paolo Limiti, conduttore televisivo milanese che è stato anche paroliere di talento per moltissimi grandi interpreti, autore, produttore e regista.

C’è poi la Milano della scienza nella persona di Giovanni Fabrizio Bignami, scienziato e astrofisico di fama internazionale che è stato presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, dell’Agenzia Spaziale Italiana e primo presidente italiano del Comitato mondiale per la ricerca spaziale.

Ricordiamo infine il nome di Enzo Bettiza, intellettuale, giornalista, scrittore, grande inviato di politica internazionale e analista di prim’ordine della vita politica europea e italiana.

I nomi dei cittadini che da oggi saranno ricordati nel Famedio sono stati scelti con approvazione all’unanimità della Commissione per le onoranze al Famedio. Aver saputo riconoscere in modo concorde le eccellenze della nostra storia comune è un bellissimo segnale che il Comune manda a tutti i cittadini: valorizzare i punti di contatto, superando le pur legittime differenze di vedute e di sensibilità, è un risultato che rafforza e rende più credibili le Istituzioni. Ringrazio per questo i colleghi della Commissione, formata dai membri dell’ufficio di presidenza del Consiglio comunale, gli Assessori alla Cultura e alla Trasformazione digitale e Servizi civici e i Direttori delle Direzioni Cultura e Servizi civici, Partecipazione e Sport.

Anche questo è un valore in sé, che aggiunge ulteriore significato a questa cerimonia, che è una vera celebrazione di Milano, del suo popolo e di ciò che ha saputo creare negli anni.

Quella che celebriamo oggi è una Milano sempre più apprezzata e ammirata nel mondo per la sua capacità di creare, di innovare, di esprimere bellezza e impegno civile. Sono valori che i quattordici cittadini da oggi iscritti nel Famedio hanno saputo rappresentare al meglio; sono i valori di cui Milano è fiera e che vogliamo continuino a vivere, a diffondersi e a trovare realizzazione tra tutti i milanesi di oggi e di domani.

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