A cinquant'anni dall'uccisione di Bob Kennedy, grazie agli stimoli di Mattioli Alberto e Mauro Colombo, ci siamo confrontati sulla sua eredità politica e la sua lezione.


Prima di tutto, rileggere i suoi discorsi e le sue scelte da Procuratore generale e da Senatore, credo che ci riportino al compito primario della politica: non il governo dell'esistente, ma la tensione profonda al cambiamento, al superamento delle ingiustizie e disuguaglianze. Mobilitare, appassionare e organizzarci per modificare il corso delle cose. Di straordinaria attualità per la Sinistra smarrita di questi mesi e anni.

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