Ho partecipato, portando i saluti del Comune di Milano, insieme a Carlotta Sami, portavoce dell'UNHCR per il Sud Europa e a Simona Giroldi, direttrice sociosanitaria Ospedale Niguarda, a questa importante iniziativa: una serata dedicata allo spettacolo / progetto "Io ero io".

È stata una serata bellissima e un progetto importante in una serata dedicata a profughi e migranti vittime di tortura.
Lorenzo Mosca, psichiatra, ci ha parlato dell'importanza dell'esperienza teatrale nel creare legami e dare voce a pazienti che non ne hanno più, accanto alle tradizionali prese in carico. Tiziana Bergamaschi e Teatro Utile con una straordinaria energia hanno condotto, insieme a tanti altri, un percorso coinvolgente in cui tutti i protagonisti si sono esposti, a testa alta.
Pubblico sotto alcune foto del bravissimo Dante Farricella.
Grazie a tutti e a tutte!

Questa la presentazione dello spettacolo:

In occasione della Giornata internazionale per le vittime di tortura, al Teatro Franco Parenti di Milano va in scena lo spettacolo Io ero io.

Milano - Io ero io nasce dalla collaborazione tra l’Accademia dei Filodrammatici e il servizio di Etnopsichiatria dell’Ospedale Niguarda al progetto Teatro Utile 2019, patrocinato dall’Unhcr, dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati e dal Comune di Milano.
Hanno partecipato al progetto 15 rifugiati, 6 drammaturghi, 2 registi, 4 attori, 2 operatori sociali, che sono stati guidati durante il percorso teatrale da diversi artisti a loro volta migranti, e dal drammaturgo Marco Di Stefano. Lo scopo del progetto era quello di affiancare la ricchezza espressiva del teatro alle terapie convenzionali offerte ai migranti vittime di torture e traumi estremi in carico al servizio di Etnopsichiatria.
Ideatori dell’iniziativa sono stati lo psichiatra Lorenzo Mosca dell’Ospedale Niguarda e Tiziana Bergamaschi dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano, la quale è anche regista dello spettacolo.

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