In una prolungata stagione di difficoltà economica e deficit strutturale, come quella che il nostro Paese sta vivendo da anni, non è possibile aggiungere incertezze legislative e contabili alle finanze degli Enti Locali, già stressate da patti di stabilità e regole fiscali poco rispettose della loro autonomia. Ed invece, nel periodo in cui i Comuni devono predisporre il bilancio 2013, il Governo non riesce a sciogliere le incertezze legate all'IMU, che forse verrà mantenuta, che forse verrà rinviata, che qualcuno chiede addirittura che venga restituita per la parte del 2012..... Nel frattempo, il Comune di Milano, e con esso migliaia di altri, non sono in grado di chiudere il proprio bilancio. Perché di questo si tratta: a Milano, per far tornare i propri conti, basterebbe avere a disposizione l'intero gettito IMU pagato dai milanesi (nel 2012 corrispondente a oltre 1 miliardo di Euro, di cui sono rimasti a Milano solo 700 milioni). Perché ulteriori tagli ai servizi, oltre a quelli già stabiliti, non sono né ipotizzabili, né tollerabili. Perché aumenti delle tariffe devono essere scongiurati. Perché aumentare l'Irpef ed estenderla a più fasce di contribuenti è decisione che penalizzerebbe economicamente i cittadini milanesi in un momento già molto difficile. L'unica soluzione sensata, rispettosa dei Comuni e dei loro abitanti, è, pertanto, dal parte del Governo, quella di dare certezze sull'IMU, lasciando ai Comuni stessi l'intero importo di quanto corrisposto dai cittadini e la possibilità di rimodularla in modo più equo.