Le immagini del convegno "Mettiamoci alla prova. La città e la sfida dell'esecuzione penale esterna".
Un'importante giornata di confronto su questo tema cruciale per la civiltà giudiziaria.
Nel giorno della commemorazione dei defunti la città ha celebrato quattordici personalità che hanno reso grande Milano attraverso la tradizionale iscrizione al Famedio. Questo il mio discorso:
Alì è un ragazzo afghano, partito dal suo paese a soli 8 anni e arrivato in Italia dopo 5 anni, attraverso un viaggio e un'esperienza tragica.
Con una lettera aperta pubblicata dal sito istituzionale del Comune di Milano, ho voluto ringraziare i tre ragazzi di Dueville, in provincia di Vicenza, intervenuti il 22 luglio a difesa di un senzatetto vittima di un'aggressione nei pressi della Stazione Centrale.
Il mio discorso:
Commemoriamo oggi a 25 anni di distanza, l’uccisione di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, prima donna a far parte di una scorta, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina).
Ricordo bene quei giorni. Lo smarrimento, il senso di sconfitta, la rabbia che circolavano nel nostro Paese, di fronte all’efferetezza mafiosa che in quel momento sembrava inarginabile.
Tre i lavori premiati, su 28 tesi presentate per l’edizione 2016: la tesi di Laurea in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico di Bari di Matteo Lauriola, dal titolo “A hybrid exchange mechanism for sustainable procurement: a laboratiry experiment”; la tesi di Laurea in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma di Lucia Menza, dal titolo “Il diritto di accesso in materia ambientale” e la tesi di Laurea in Scienze Economico Aziendali presso l’Università degli Studi di Bergamo di Claudia Svanoni, dal titolo “La materialità: analisi del concetto e riflessi sul Bilancio Sociale di Magris S.p.A”.
Bambini svegli e interessati, con una curiosità e un'energia contagiose.
In Prefettura a Milano, un momento importante di memoria e impegno, con i famigliari di Pietro Sanua. Presentazione dei "pizzini della legalità", antiracket e antiusura a Milano.
Giovanni Falcone è stato ucciso 25 anni fa. Voglio ricordarlo con questa sua frase che indica la strada da percorrere, con lucidità e determinazione, per combattere il macrofenomeno criminale ma anche la mentalità mafiosa, clientelare, nepotistica che pervade tanta parte della nostra società:
“Se vogliamo combattere efficacemente la mafia, non dobbiamo trasformarla in un mostro né pensare che sia una piovra o un cancro. Dobbiamo riconoscere che ci rassomiglia”.
Quello che più mi ha colpito, delle parole di Obama di oggi pomeriggio, è come sulle diverse questioni (food policy, cambiamento climatico, contrasto alle disuguaglianze..) la prospettiva e lo sguardo fossero sempre di lungo periodo e mai ripiegate sull'oggi. La cronaca meno importante della storia e le scelte di oggi legate alle responsabilità per il futuro.
In un mondo politico in cui le "leggi della comunicazione" ci portano spesso su un tapis roulant un po' bulimico,come tanti piccoli criceti, mi è sembrato particolarmente forte e diverso. Una vera lezione di leadership e responsabilità.
In un appartamento frutto dell'estorsione legata all'usura, oggi diventato luogo di riscatto sociale, questa mattina con Pif e Gioacchino Criaco abbiamo discusso, a partire dal loro lavoro, di come "raccontare" la mafia. Una bellissima discussione insieme a tanti cittadini.
A Palazzo Marino la conferenza stampa di presentazione della XXII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
L'iniziativa si è svolta il 21 marzo a Quarto Oggiaro, in piazzetta Capuana alle 10,30 e contemporaneamente in tutta Italia.
Nel pomeriggio è stato previsto un momento anche nel Carcere di Opera.
Alle 18, infine, in Consiglio comunale con consiglieri e studenti abbiamo letto tutti i nomi delle vittime innocenti, con la testimonianza di Lorenzo Sanua, figlio di Pietro, ucciso a Corsico il 4 febbraio 1995.
Mi sembrano tre scelte significative e emblematiche di quanto il clima in questa città sia cambiato.
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In Sala Alessi a Palazzo Marino, si è tenuto l’evento ‘1947-2017. Una nuova primavera per la Cineteca’, in occasione del 70esimo anniversario di Fondazione Cineteca Italiana, fondata da Luigi Comencini e Alberto Lattuada nel 1947.
L’evento, organizzato dalla Presidenza del Consiglio comunale e da Fondazione Cineteca Italiana, si è aperto con un mio intervento.
Sono state proiettate tre opere provenienti dall’Archivio storico dei film della Cineteca: ‘Il museo dei sogni’ (Luigi Comencini, Italia, 1949), ‘Mediolanum’ (Ubaldo Magnaghi, Italia, 1933), ‘Cerchiamo la più bella Pin-up cinematografica del 1947 e del 1917’ (Italia, 1947).
Il video dell'incontro di sabato 18 marzo, con Andrea Orlando. Parole chiare (e giuste...). L'intervento di Orlando è intorno al minuto 43.